Sicilian police said Monday they had arrested a former gravedigger and were investigating 18 others accused of reselling burial sites after removing the corpses already interred in them.
The former gravedigger’s assistant was also arrested Monday in the investigation dating from 2023 for alleged corruption and bribery in Trapani, on the west coast of the Italian island, police announced in a news release.
Police said they banned three funeral parlors from operating in the city, whose cemetery has been plagued in recent years with delays and complaints from locals.
In their probe, police found that the municipal gravedigger hindered an outside company brought in to manage the services, instead directing three mortuaries with whom he conspired to carry out burials, exhumations and the transfers of remains, in exchange for a percentage of the profit.
Sicilian police released surveiallance video while annoucing they had arrested a former gravedigger and were investigating 18 others accused of reselling burial sites after removing the corpses already interred in them.
Trapani Police Headquarters
He made decisions “on extraordinary exhumation procedures,” in which municipal burial sites were cleared of bodies so they could be resold, police said in a statement.
“In this way, he would propose quick burials, in exchange for sums of money, which he called ‘coffee for the burial director’,” police said in a statement.
He is also accused of bringing in his own bricklayer to do work on private burial chapels, offering citizens a discount through the non-payment of city tax, and alerting compliant local florists of freshly laid floral arrangements on tombs, which they took and resold.
Police also believe the ex-worker took valuables, such as gold jewelry, from the bodies of those to be buried.
Police also posted a video on social media, showing officers at the cemetery as well as surveillance footage of workers.
CORRUZIONE E CONCUSSIONE AL CIMITERO DI TRAPANI: LA POLIZIA DI STATO ESEGUE CINQUE MISURE CAUTELARI E INDAGA 18 PERSONE, ARRESTATO EX NECROFORO E INTERDIZIONE PER TRE IMPRESE TRAPANESI DI ONORANZE FUNEBRI
CORRUZIONE E CONCUSSIONE AL CIMITERO DI TRAPANI: LA POLIZIA DI STATO ESEGUE CINQUE MISURE CAUTELARI E INDAGA 18 PERSONE, ARRESTATO EX NECROFORO E INTERDIZIONE PER TRE IMPRESE TRAPANESI DI ONORANZE FUNEBRI
Questa mattina, la Polizia di Stato di Trapani ha eseguito 5 misure cautelari, per corruzione e concussione, nell’ambito della gestione dei servizi cimiteriali.Sono stati arrestati l’ex necroforo del Cimitero di Trapani e un suo fidato operaio, mentre è stato intimato il divieto di esercitare l’impresa a tre note onoranze funebri trapanesi.Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Trapani, hanno fatto luce su un sistema consolidato di gestione privata della cosa pubblica, esercitata, in alcuni casi, attraverso la costrizione dei privati cittadini, a dare e promettere e danaro in cambio di sepolture veloci, in altri, attraverso patti illeciti in cui il privato, consapevolmente, pagava per accedere ai servizi cimiteriali attraverso corsie preferenziali.I fatti risalgono a luglio 2023, quando un Dirigente del Comune segnalò alla Squadra mobile della Questura le condotte dell’allora necroforo, che sembrava ostacolare l’operato della ditta incaricata con procedura pubblica alla gestione dei servizi cimiteriali.Secondo gli investigatori, il necroforo avrebbe ostacolato la ditta affidataria dei servizi cimiteriali – tra cui, anche, tumulazioni, estumulazioni e traslazioni delle salme – con iniziative ostruzionisti, in favore di ditte compiacenti, a cui venivano infine assegnati i lavori, chiedendo in cambio un percentuale sui guadagni.Dalle indagini sarebbe emerso che la sfera di influenza del necroforo si estendeva ben oltre. Decidendo con assoluta discrezione sullo stato di decomposizione delle salme e sulle procedure di estumulazione straordinaria, l’arrestato avrebbe ottenuto la liberazione dei loculi comunali occupati da anni, per offrili ai privati cittadini, mossi dall’esigenza di seppellire un loro caro. In tal modo, proponeva tumulazioni veloci, in cambio di somme di denaro, che definiva “il caffè per il necroforo”.Allo stesso modo, gestendo discrezionalmente la tempistica delle tumulazioni e delle estumulazioni, e sempre in cambio di denaro, avrebbe favorito le agenzie funebri a lui più vicine, concedendo loro procedure celeri di sepoltura, a discapito di altri impresari non compiacentiIl mercimonio della funzione pubblica avrebbe riguardato, oltre alla compravendita illegale dei loculi comunali, l’illecita prestazione d’opera afferente ai lavori di muratura presso le cappelle private. Ai cittadini intenzionati ad eseguire delle migliorie, avrebbe offerto la manodopera di un muratore compiacente e prospettato un risparmio, consistente nell’omesso pagamento delle imposte comunali, che altrimenti i privati avrebbero dovuto versare.Da ultimo, non sono mancate ipotesi di sciacallaggio delle salme, a cui il necroforo avrebbe sottratto monili in oro, per indebito arricchimento.E per finire, sempre l’arrestato, avrebbe agevolato alcuni fiorai trapanese, segnalando loro la presenza di fiori freschi, appena deposti, che venivano prontamente prelevati dagli spazi cimiteriali, per essere in seguito rivenduti.Nel corso dell’indagine sono state documentate ben 25 ipotesi delittuose – di cui 10 episodi corruttivi – in riferimento ai quali sono stati segnalati alla locale Procura altrettanti privati cittadini, che avrebbero consapevolmente contratto con il necroforo il pactum sceleris utile ad assicurare ai loro cari procedure di sepoltura “accellerate”, in cambio di denaro; in altre tre vicende, altrettanti soggetti privati sarebbero stati indotti a corrispondere denaro, al fine di conseguire l’ingiusto vantaggio di accedere all’esecuzione dei servizi cimiteriali con tempistiche velocizzate.Contestualmente alle misure cautelari, è stata eseguito un decreto di perquisizione delegata nei confronti di un medico legale dell’ASP di Trapani, che avrebbe agevolato il necroforo, in alcuni casi, attestando falsamente l’avvenuta decomposizione della salma, in altri, omettendo la necessaria constatazione medico legale.
Posted by Questura di Trapani on Monday, April 14, 2025
Contacted by AFP, police said they could not comment on what became of the corpses that were removed.
But a local media report from February 2024 indicated that in at least one case, a family who found their relative’s burial place with a new name on it ultimately located their loved-one’s corpse in a bag, along with others, in another part of the cemetery.
During the investigation, 25 cases were documented, including 10 incidents of corruption, police said.
“In reference to these, an equal number of private citizens were reported who would have knowingly made an illicit pact with the undertaker to ensure their loved ones ‘accelerated’ burial procedures in exchange for money,” police said.
Additionally, authorities said a medical examiner is suspected of having helped the undertaker, in some cases falsely certifying the decomposition of the body, and in other cases omitting required reports.
Cemeteries and funeral parlors are often controlled by the mafia in areas of Italy where those criminal organizations are entrenched, or by corrupt local officials.
Two weeks ago, the former custodian of the cemetery of Tropea, in the southern Italian region of Calabria, was sentenced to five years in prison, with three years and six months handed to his son, for operating what news reports called a “cemetery of horrors.”
The pair had removed decomposing corpses to make way for new burials, and were captured on police surveillance videos dismembering the bodies with saws and knives, before throwing them away or burning them.
They were arrested in February 2021 for the scheme prosecutors said had gone on for years.
Leave a Reply